Croci ed Edicole
La croce sulla cima del Monte
E’ la più imponente della parrocchia, opera della ditta Nasuti di Atessa, gemella di quella al parco di Vallaspra.
E’ collocata sui ruderi dell’antica chiesa di S. Silvestro del Monte, risalente al IX secolo, accanto l’antico cimitero, in posizione panoramica sul territorio parrocchiale.
E’ stata benedetta al termine della missione popolare predicata dai Padri Passionisti nel 1962, portata sulla cima del Monte S. Silvestro nel 1963.
Era predisposta per essere internamente illuminata, da collocarsi sopra un piedistallo di cemento alto tre metri, non autorizzato dalle autorità competenti per pericolo aereo.
Ai suoi piedi, l’altare di S. Silvestro, costruito nel 1994, dove si celebra la messa l’ultima domenica di maggio.
La croce di Piana S. Antonio
Secondo la tradizione venne collocata dagli antenati della famiglia di Maria e Adriano Pellegrini presso la loro abitazione, all’imbocco della strada percorsa da coloro che si recavano alla chiesa di Montemarcone provenienti da S. Luca e Querceto.
E’ infissa in una pietra circolare lavorata a mano, su cui è incisa la data di realizzazione 1864, quattro anni dopo l’apertura della chiesa di S. Vincenzo, con queste iniziali F(famiglia) C. P. C. L. – F(famiglia) L.
Fu attorno a questo periodo che la famiglia Pellegrini si trasferì da Fornelli a Piana S. Antonio, per coltivare i terreni dati in enfiteusi alla famiglia Troncàro, a cui si legò per matrimonio, da cui prese il soprannome di Trangavèlle.
La croce aveva numerosi simboli della passione, scomparsi nel tempo, gemella e coeva di quelle poste a Campanelle e al pantano di Cicco Giannico a Colle S. Angelo, quest’ultima scomparsa. Ridotta in pessime condizioni, è stata rifatta dalla famiglia Pellegrini, a cui ancora appartiene, conforme alla grandezza originale, ricuperando il superstite gallo di S. Pietro alla sommità, e benedetta il 26 agosto 2011. E’ la più antica della parrocchia giunta fino a noi.
La croce di “Zia Sandrina”
Fu posta, presso il ponte sulla strada provinciale per Atessa, in occasione della missione popolare predicata dagli Oblati di Maria Immacolata di Vallaspra nel 1938.
E’ opera del fabbro locale Luigi Bucciarelli, il cui figlio Nicola, maturò proprio durante tale missione la sua decisione di diventare sacerdote.
É sopra uno spicchio di terreno della famiglia di Giulio D’Alò. E’ detta “Croce di “zia Sandrina”, trovandosi presso l’abitazione di Alessandra Gargarella, scomparsa nel 2011, magliaia e commerciante per tanti anni.
Si tramanda che sul luogo fosse morta una donna per incidente.
Ad essa, fino a metà anni novanta, si accompagnavano a piedi i morti, prima di proseguire al cimitero di Atessa.
La croce del “Mandrinello”
Prese questo nome quando si trovava all’interno di un triangolo di terra a forma di “mandrinello”, un particolare tipo liuto di forma triangolare, vicino la stazione ferroviaria di Piazzano, sulla strada ex nazionale.
Attualmente si trova in via del sangro, nel piazzale della chiesa di S. Benedetto, dopo essere stata rimossa dal luogo originario alla fine degli anni novanta, per la realizzazione della rotatoria stradale.
La croce, in ferro battuto, fu posta il 21 marzo 1948, al termine della missione popolare predicata dai Padri Passionisti, dove si ipotizzava la costruzione di una chiesa in onore di S. Antonio di Padova.
Aveva un alto piedistallo in muratura, con una piccola nicchia davanti ed una posteriormente, con le statuette di S. Antonio di Padova e della Madonna di Lourdes.
Per uno strano gioco della Provvidenza, fu messa nel giorno della morte primaverile di S. Benedetto, profezia della chiesa inaugurata nel 1975. Alla croce si accompagnavano a piedi i morti fino agli inizi degli anni novanta.
La croce di Campanelle
Si trova nel giardino di Alerio Marino, al bivio di Campanelle, all’incirca dov’era quella risalente alla metà del 1800, posta per indicare sul tratturo la direzione della chiesa, da cui le comitive di pellegrini dirette a Pollutri o a Casalbordino, si preparavano per visitare la chiesa di Montemarcone, invitati dal suono della campana.
La croce originaria in legno, con i simboli della passione, venne rimossa con la costruzione della strada, oggi via tratturo, negli anni sessanta.
L’attuale croce, in ferro battuto, opera dell’artigiano locale Giovanni Di Domenica, è stata collocata il 3 maggio 1997, precedentemente benedetta il 1° ottobre 1994 da mons. Edoardo Menichelli, arcivescovo di Chieti-Vasto, in occasione del 60° di vita parrocchiale.
L’edicola di Giarrocco
Si trova al crocevia della piccola località di Giarrocco e Forca di Lupo, in passato comune della vicina Perano, di cui condivideva fino a poco tempo fa feste e tradizioni.
L’edicola è arricchita da una vasca, ed è stata costruita alla fine degli anni ottanta per collocarvi la statuetta in gesso dell’Immacolata Concezione del 1955, che si trovava nella scuola elementare del posto, soppressa alla fine degli anni settenta, conservata gelosamente insieme alla croce dell’aula scolastica e alla campanella, ora nel piccolo campanile dell’edicola.
La festa si celebra il 22 agosto, giorno di S. Maria Regina, con la processione, la messa ed un momento di condivisione.
L’edicola di Saletti
E’ stata costruita dagli abitanti di Saletti nel 1996, nella piccola piazza comunale, crocevia tra i settori A e B della Zona Industriale Valdisangro.
Custodisce la statua in resina della Madonna del Monte Carmelo o Madonna del Carmine, acquistata l’anno prima, dopo aver peregrinato in quasi tutte le case della località, portando unità e devozione alle famiglie.
Sempre molto curata, abbellita con vasi e panchine, dove durante l’anno si tengono occasionali momenti di preghiera.
La festa mariana si svolge il 28 luglio, giorno tradizionale già da prima della costruzione dell’edicola, con la processione, la messa ed un momento di condivisione.
L’edicola di Piana Matteo
Si trova al centro di un’aia di Piana Matteo, nella zona detta dei “Fanelli”, davanti l’edificio, ora pericolante, che ospitava la scuola elementare, soppressa negli anni settanta.
Un piedistallo di mattoni a faccia vista sorregge una statua in pietra scolpita dell’Immacolata Concezione, opera dello scultore locale Nicola Farina, regalata dal parroco Claudio Pellegrini alla località e benedetta giovedì 13 maggio 1999.
Nel largo dell’edicola si svolgono occasionalmente momenti di preghiera nel mese di maggio.
Il monumento alla Madonna della Valle
E’ situata al centro della rotatoria di accesso lato sud della Zona Industriale di Atessa.
L’imponente statua in pietra, raffigurante la Madonna della Valle, Madre del Divino Lavoratore e del popolo Sangrino, alta più di due metri, è opera dello scultore locale Nicola Farina, regalata dai parrocchiani al parroco Claudio Pellegrini il 25 agosto 2010, in occasione del 20° anniversario di ordinazione sacerdotale e ministero parrocchiale a Val di Sangro, collocata al suo posto e da lui benedetta domenica 12 settembre dell’anno stesso, festa del S. Nome di Maria.
Ricorda l’affidamento della Zona industriale alla Madonna dei lavoratori, effettuata il primo maggio 2009, in occasione dell’intronizzazione nella chiesa di Montemarcone della statua lignea originale.
La festa si svolge il 12 settembre, con un pellegrinaggio a piedi dalla chiesa di Montemarcone.